Eccesso di torbidità dell’acqua: fermati i prelievi dall’invaso Rosamarina. Possibili disservizi in alcune zone di Palermo e nei Comuni del sistema metropolitano orientale
L’AMAP informa che nella mattinata di ieri, 9 giugno, è stato riscontrato un valore di torbidità molto elevato dell’acqua in arrivo dall’invaso Rosamarina che ha determinato il fermo dei prelievi (circa 400 litri al secondo) per l’impossibilità di effettuare il trattamento presso il potabilizzatore di Risalaimi.
Il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, gestore dell’invaso, che è stato prontamente avvertito, ha attivato i necessari controlli finalizzati ad individuare sia le cause del problema sia le modalità di risoluzione.
Al fine di minimizzare i disservizi, sono stati riattivati i prelievi dall’invaso Scanzano e aumentati i prelievi dall’invaso Poma, i quali però non riescono a compensare per intero i mancati apporti del Rosamarina.
Disservizi generalizzati potranno pertanto verificarsi a tutte le utenze di tutti i Comuni del sistema metropolitano orientale (Casteldaccia, Santa Flavia, Bagheria, Villabate, Ficarazzi), alle utenze del Canale di Scillato nel Comune di Termini Imerese e nei distretti pedemontani della città di Palermo:
- Galletti – Bandita – Favara
- Bonagia – Falsomiele
- Rocca
- Boccadifalco Aeroporto
- Villa Tasca
- Borgo Nuovo – Passo di Rigano
- Cep
Tenuto conto dell’attuale grave scenario di emergenza idrica il ricorso alle fonti idriche alternative non può tuttavia essere mantenuto a lungo e pertanto non si esclude, nei prossimi giorni, il ricorso a razionamenti più consistenti sia nei Comuni metropolitani sia nella stessa città di Palermo.
I tecnici dell’Amap sono in costante contatto con il gestore dell’invaso Rosamarina al fine di consentire una rapida soluzione della problematica.
Ogni ulteriore aggiornamento sarà disponibile sul sito www.amapspa.it ovvero telefonando al numero 091.279111 (risponditore automatico) o al numero verde 800-915333 (esclusivamente da telefono fisso)